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Parco_tre_valli_alta_val_tiberina_slide_15la dislocazione territoriale del piano attuativo  Eco Museo delle Tre Valli

Ecomuseo delle Tre Valli

in Umbria Italy nella Alta Val Tiberina, asse portante che si dirama con le valli dell’Assino e del Carpina e la Valle del Niccone.

Siamo in Umbria il cuore verde dell’Italia questo territorio, patrimonio naturalistico e storico-artistico degno di essere tutelato, restaurato e valorizzato, è caratterizzato da ambienti di vita tradizionali.

Di interesse pubblico sono ormai il patrimonio storico, culturale ed ambientale per il quale la società può riconoscere il “bene comune territoriale” che la circonda.

Nel territorio distribuito,  Ecomuseo Tre Valli si propone come opportunità di riscoprire aree di particolare interesse per mezzo di comunicazioni come percorsi predisposti e organizzati, attività didattiche e di ricerca, avvalendosi e coinvolgendo la popolazione locale, di associazioni e istituzioni culturali e di quanto ciò fa parte del valore territoriale sparso, costruendo così l’ insieme della comunità che si rispecchia nel nome di ecomuseo.

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eco_museo_tre_valli_comprensori_slider_01  I bacini territoriali che interessano l’Ecomuseo delle Tre Valli si sviluppano nei Comuni principali di Gubbio e Pietralunga, il Comune di Umbertide si lega al Comune di Montone, e il Comune di Lisciano Niccone  si prende la valle del Niccone futuro e agevolato sbocco al Lago Trasimeno.

Come è strutturato l’Ecomuseo delle Tre valli

La musealità diffusa o ecomuseale, interviene nel territorio che da sempre ha subito i mutamenti della storia, proponendo come museo non solo la quotidianità personale o collettiva attraverso una riscoperta dei mestieri o l’applicazione delle innovazioni che tutelino in modo moderno l’ambiente, ma ecomuseo vuol dire anche paesaggio autoctono naturale e spontaneo, architettura, testimonianze del passato e promozione di attività didattiche e di ricerca coinvolgendo direttamente la popolazione e le istituzioni locali.

L’ ecomuseo Tre Valli non ha confini delimitati o delimitativi, non ha muraglie di divisione, ma con i suoi confini incerti  innesca la sinergia di trasmissione e di collaborazione di cooperazione a favore della valorizzazione socio economica delle aree deliberatamente scelte e comunque la proprietà dell’ecomuseo rimane alla comunità che ci vive.

Ecomuseo Tre Valli agisce come uno strumento di riappropriazione del bene culturale e dei luoghi storici dismessi, di recupero di attività del passato, di incremento alle attività economiche agricole ed artigianali, sviluppando gli antichi valori della cultura materiale del passato. Tutto ciò in funzione di prendersi cura il territorio da parte della comunità che ci vive.

parco_tre_valli_generale_0111  Assi di collegamento delle valli

eco_museo_tre_valli_slider_100 La superficie Ecomuseale comprende i Comuni di Gubbio, Pietralunga Umbertide, Montone e Lisciano Niccone coinvolgendo una superficie territoriale di  956.550.000,00 mq. e una popolazione di 54.000,00 abitanti.

Obiettivi dell’ecomuseo

La grande macchina istituzionale dell’ecomuseo ha il compito in primo luogo della tutela e conservazione del patrimonio culturale ma dall’altro anche la valorizzazione del patrimonio collettivo e la promozione allo sviluppo sulla base di ricerca delle potenzialità territoriali e il capitale individuale  mediando le filiere quotidiane produttive già esistenti e gli interessi di chi vive all’interno del parco.

Ci sono precedenze di obbiettivi che l’ecomuseo deve realizzare e organizzare nell’ambito della complessa macchina cuore del sistema, in primo, cosa fondamentale e importante, creare una rete di tutti i musei e luoghi di interesse sparsi sia al chiuso che in aree aperte, per far riscoprire al territorio la propria identità storico – artistica, contribuendo all’introduzione di un sistema di gestione moderno per creare ambienti interattivi di più facile apprendimento e applicazione.

A seguito e dietro il marketing territoriale viene spontanea la tutela dei propri beni culturali da parte dei residenti del parco essi stessi promotori pubblicitari della loro conoscenza spinti anche da motivi di interessi personali.

Maggior flessibilità degli orari, visite e comunicazioni per la rete museale, non certo restrizioni ed imposizioni, la grande macchina organizzativa, aperta nel territorio facilita la gestione degli eventi e la crescita sociale degli individui residenti.

Esporre al pubblico la cultura e nel contempo valorizzarla con nuove testimonianze da ricercare nell’ambito dello sviluppo attuale proteso ad un indirizzo futuristico per il quale è giusto sapere scegliere a beneficio della tutela e progressività del bene comune si rende necessario  e il farsi conoscere con i mezzi di comunicazione aiuta, richiamando flussi turistici  di provenienza internazionale.

Itinerari tematici ben individuati e organizzati in collisione di eventi strategicamente studiati sono di fondamentale importanza nell’ambito dei territori interessati e creano una rete museale e luoghi di cultura interconnessi con affinità ma anche diversità rendendo il territorio privilegiato anche sull’asse delle economie potenziali che esso può esprimere.

Tutto ciò fa presagire che l’intrinseca organizzazione nel contesto del territorio ecomuseale Parco delle Tre Valli sia comunque vincente,  garantita e certificata  da un popolo che nella storia ha tramandato l’indole della ospitalità.

Il futuro appartiene ai popoli che credono nella pace e nella loro visione di sviluppo.

Gabriele Pazzaglia

il Bacino di Gubbio e il suo comprensorio
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eco_museo_tre_valli_gubbio_principale_01Gubbio città medioevale ricca di arte e storia del passato
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 Gubbio

Gubbio comune dell’Umbria, Italy fa parte del territorio provinciale di Perugia, a 522 metri di altitudine sul livello del mare, è situato nella parte nord orientale dell’Alta Val Tiberina a confine verso nord,con il comune di Pietralunga e a fianco della catena appenninica umbro-marchigiana. Il territorio ha una estensione di 525,00 km² e conta 32.490 abitanti. Definita come città della ceramica fa parte della Associazione nazionale Città del Tartufo.

 

Geografia fisica
A parte il bacino di Gubbio, Il territorio si estende in una morfologia di colline e montagne e la città di Gubbio è posizionata alle falde del Monte Ingino e i torrenti Carmignano e Cavarello attraversano la città contenuti in gran parte da argini in muri di pietra che ancora oggi portano il segno della storia.

 

Clima
Il clima continentale fa si che le precipitazioni nel territorio Eugubino avvengano generalmente nel periodo primaverile e nell’autunnale, mentre in inverno le precipitazioni a causa dell’influenza appenninica possono essere anche di carattere nevoso. L’estate il clima è caldo ma ventilato con scarse piogge, luogo ideale per trascorrere serene giornate rilassanti.

 

Flora
Il clima favorisce vegetazioni spontanee ed i  boschi di querce, cerri e carpini, ricoprono una buona superficie del territorio luoghi ideali per escursioni gite all’aperto e in certi periodi dell’anno si tramutano in veri e propri luoghi di culto per la raccolta dei funghi e dei tartufi.
Durante la primavera e l’estate e prima che venissero i primi freddi lungo strade e scarpate collinari e montane troviamo infiorescenze naturali delle più variegate che tappezzano ed adornano questo territorio rendendolo gradevole e speciale per passeggiate ed escursioni a cavallo.

Nelle parti più pianeggianti in presenza dei sinuosi torrenti, argini di pioppi, olmi e salici selvatici si uniscono in una cortina che segna il territorio dandogli forme pittoresche e ben marcate.

Durante l’estate la piana di Gubbio si riempie di colori che variano tra il giallo intenso delle grandi estensioni coltivate di girasole, il verde delle coltivazioni di mais, di oro dei grandi appezzamenti coltivati a grano e a tratti si notano tasselli bianchi creati dalle molteplici fioriture spontanee di achillee ptarmiche, oltre a tante altre fioriture spontanee che tappezzano qua e la il grande pianoro antropizzando il territorio di cromatismi unici nel loro genere.

Storia
A Gubbio le prime forme di insediamento  territoriale sembrano riferite nel paleolitico. Ritrovamenti di resti di un villaggio si assegnano all’età neolitica e nell’età del bronzo un insediamento abitativo ebbe sviluppo per molti secoli sul soprastante monte Ingino.

 

Tesori cittadini – Le Tavole eugubine
Le Tavole eugubine sono sette tavole di bronzo rinvenute nel XV secolo nel territorio dell’antica Gubbio sulle quali è iscritto un testo in umbro relativo a complessi cerimoniali di purificazione e riparazione delle malefatte della città. Le tavole sono conservate nella cappella del Palazzo dei Consoli a Gubbio.

 

San Francesco a Gubbio

Ad un evento tra i più conosciuto al mondo, è il miracolo avvenuto con l’ammansire del terribile lupo da parte di San Francesco nell’incontro avvenuto alla chiesa di Santa Maria della Vittoria, detta Vittorina a Gubbio. A lungo si è dibattuto sulla veridicità dell’evento, sta di fatto che molti studiosi parlano veramente di un animale e che San Francesco lo mise a tacere con il segno della croce.

Trovando asilo nella Famiglia degli Spadalonga  Francesco si rifugiò dopo il suo allontanamento da Assisi e vivendo tra i poveri e i lebbrosi del posto, avvenne la vera conversione cambiandogli radicalmente la vita.

A tutt’oggi esistono molteplici  sentieri che collegano la città di Gubbio ad Assisi, percorsi ogni anno da migliaia di pellegrini.

 

Monumenti e luoghi d’interesse

Architetture civili
Il Palazzo dei Consoli puro esempio di stile Gotico.
Il Palazzo del Capitano del Popolo nel quartiere di San Martino.
il Palazzo Pretorio in Piazza Grande difronte al Palazzo dei Consoli.
Il Palazzo Ducale difronte al Duomo
Il Palazzo del Bargello esempio di architettura Gotica e museo della Balestra.
La cinquecentesca Fontana dei Matti nel largo del Bargello.

 Architetture religiose
La Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo
Chiesa di San Francesco
Chiesa di San Giovanni Battista.
Chiesa di Santa Maria della Vittoria (o della Vittorina)
Chiesa di San Francesco della Pace (o dei Muratori). Nella chiesa sono conservate le statuette di S. Ubaldo, S. Giorgio e S. Antonio collocate in cima ai Ceri nella celebre festa del 15 maggio.
Chiesa di San Giovanni Battista
Chiesa di San Domenico
Chiesa di Sant’Agostino
Basilica di Sant’Ubaldo. La basilica, si trova in cima del monte Ingino a 827 m s.l.m., custodisce il corpo del Santo Patrono di Gubbio, Sant’Ubaldo da cui prende nome.

Siti archeologici

Teatro romano costruito tra il 55 e il 27 a.C.

Mausoleo rudere di tomba romana

Gola del Bottaccione con l’invaso acquifero realizzato dal maestro eugubino Matteo Gattaponi insieme all’acquedotto grande opera idraulica vantata dagli eugubini nella storia della città.
La Gola del Bottaccione, diventata ormai sito scientifico di rilevanza mondiale, costituisce una sequenza stratigrafica completa che abbraccia parte del Giurassico, tutto il Cretaceo e gran parte dell’era Terziaria. Questa conformazione stratigrafica a celo aperto racchiudere al dettaglio la storia della terra, meritandosi così dai grandi studiosi, il nome di “archivio della Terra”.

Economia
Nel territorio di Gubbio hanno sede medie e piccole attivitá le cui principali fanno parte del settore turistico e delle ceramiche. A livello industriale Gubbio, pur essendo una piccola cittadina, presenta molte aziende affermate sul mercato nazionale e internazionale per quanto riguarda principalmente il settore cementiero e della distribuzione alimentare.

Musei
Museo Diocesano
Museo di Palazzo Ducale
Museo civico di Palazzo dei Consoli
Museo delle “Memorie Ubaldiane”
“I CERI – enjoy & share”  Centro promozionale e di documentazione sulla Festa dei Ceri
Museo – Torre di Porta Romana
Museo della Balestra presso il Palazzo del Bargello
Museo – Laboratorio multimediale “Gola del Bottaccione | Archivio della Terra” presso il complesso monastico di San Benedetto.

 Eventi
l’evento più significativo dell’anno è la Festa dei Ceri che si svolge ogni anno il 15 di Maggio
in onore del patrono della città Sant’Ubaldo.
Tre pesanti macchine di legno che raffigurano tre ceri con sovrastanti tre santi di cui, Sant’Ubaldo patrono di Gubbio, San Giorgio e Sant’Antonio vengono portate a spalla in una sorta di staffetta senza vincitori.
Il Palio della Balestra si svolge invece ogni anno l’ultima domenica di maggio,
Ormai famoso e l’Albero di Natale più grande del mondo, dal 7 dicembre al 10 gennaio, sulle pendici del monte Ingino, viene disegnato con lampioni colorati, importante richiamo turistico per la città.
Altro importante appuntamento nel giorno di Venerdì Santo si celebra la Processione del Cristo Morto, accompagnata dal canto del Miserere

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eco_museo_tre_valli_pietralunga_pPietralunga, di origine preistorica, tra Medio Evo, Rinascimento e Era Moderna.

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eco_museo_tre_valli_pietralunga_slider_07Piazza VII maggio con la Pieve e la Rocca
eco_museo_tre_valli_pietralunga_slider_08Palio della Mannajaeco_museo_tre_valli_pietralunga_slider_06il Paese di Pietralunga
eco_museo_tre_valli_pietralunga_slider_05Hotel Candeleto e la sua piscina

Pietralunga

Pietralunga comune dell’Umbria, Italy fa parte del territorio provinciale di Perugia, a 556 metri di altitudine sul livello del mare, è situato nella parte nord orientale dell’Alta Val Tiberina a fianco della catena appenninica umbro-marchigiana. Il terrotorio ha una estensione di 140,24 km² e conta 2.270,00 abitanti

 Morfologia
Il territorio comunale di Pietralunga si estende sul versante tirrenico a ridosso della catena Appenninica ed è situato in un contesto di montagne come il Monte Nerone  con altitudine di

1525 m. e il Monte Catria che raggiunge i 1702 m. situati sulla parte settentrionale insieme  al monte Serra dei Castagni, monte Castellaccio, la Serra di Caimarchi, il monte Trecciole, il monte Sorbo, la cima del Dunicato, il colle Bergonzano, il monte Splendore. Nella parte centrale si troviamo montagne di altitudine tra 800 e 700 m. come il monte Rosso, il monte delle Macinare, la Cima dei Petricci e i monti del Vento.
nella parte meridionale troviamo basse montagne con la cima massima del Monte delle Croci con 735 m.

 Idrografia
Nel territorio del Comune di Pietralunga vi sono diverse reti torrentizie, le più importanti e significative Le troviamo nella valle del Carpina con lo omonimo torrente che nasce presso la cima di S.Antonio a 780 m. di altezza e nel suo corso segna il confine tra il territorio del Comune di Pietralunga e quello di Montone. Il torrente Carpina, riceve nel suo corso come affluente di sinistra, il torrente Carpinella formando un unico corso di acqua prima di confluire come affluente nel fiume Tevere.

Clima e flora
Come tutti i climi continentali, le precipitazioni nel territorio di Pietralunga, sono distribuite in due massimi livelli che si pronunciano in picchi generalmente nella primavera e nell’autunno.
Questo tipo di clima favorisce la vegetazione spontanea nei boschi generalmente costituiti da querce, cerri e carpini, in appezzamenti boschivi anche molto estesi dove si possono trovare fossati, torrenti, scogliere naturali di enormi pietre, scarpate, strade campagnole. Lungo percorsi d’acqua e in fondo valle troviamo pioppi e olmi che segnano espressivamente il territorio marcandolo con di quel gusto dal sapore naturale della campagna Umbra.
Negli anni a venire il paesaggio Pietralunghese, in parte conservato e in parte rigenerato vanta una cospicua Foresta Demaniale costituita da pini, abeti, cipressi, cedri e latifoglie in un area di 4.000,00 ettari circa di superficie, sito favorevole a  scampagnate nei periodi caldi dell’anno.

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Alta Val Tiberina Umbertide e il suo comprensorio
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Umbertide

Umbertide comune dell’Umbria, Italy fa parte del territorio provinciale di Perugia, a 247 metri di altitudine sul livello del mare, è situato nella alta valle del Tevere e fa parte dell’Alta Val Tiberina. Il territorio ha una estensione di 200,83 km² e conta 16.747 abitanti. Tra le più importanti attività troviamo la metalmeccanica seguita dai tessuti, dell’imballaggio e ceramica industriali. Nell’agricoltura le risorse più importanti le troviamo con la tabacchicoltura e agricoltura biologica.

Geografia fisica
A parte la pianura circostante Umbertide, Il territorio si estende in una morfologia collinare montana e la città di Umbertide rimane a nord dell’Umbria in Val Tiberina  con  il  Fiume Tevere e il torrente Reggia che attraversano la città contenuti dalle mura medioevali che sostengono  il centro storico cittadino.
Di recente la parte storica di Umbertide a subito un profondo intervento di riqualificazione con la nuova piazza del mercato e la pista ciclabile nell’alveo del torrente Reggia fino a circoscrivere le mura storiche della città.

 Clima
Come tutti i Comuni limitrofi, anche qui il clima continentale fa si che le precipitazioni nel territorio di Umbertide avvengano generalmente nel periodo primaverile e autunnale, in inverno, con l’influenza della catena appenninica non molto distante si manifestano sporadiche  precipitazioni di carattere nevoso. In estate il clima è caldo e mediamente ventilato con scarse piogge.

 Flora
boschi di castagni, faggi, quercus cerris, quercus ilex (lecci), carpini e olmi, ricoprono una ampia superficie del territorio montano collinare e per la qualità vegetativa si rendono favorevoli alla raccolta dei funghi e tartufi.
Nei periodi caldi, vegetazioni spontanee dai mille colori, ricoprono appezzamenti selvatici intorno ai perimetri boschivi, lungo le strade e in pendii collinari, a partire da marzo, nella prima primavera e in estate il paesaggio di questi luoghi si fascia di magico con abbondanti fioriture naturali di piante autoctone sparse per il territorio,  si inizia con il biancospino “Crataegus monogyna” tra il fine dell’inverno e inizio primavera molti accorpamenti cespugliosi selvatici in zone collinari, lungo torrenti in scarpate abbandonate si trasformano di un candidi cuscini di colore bianco e il paesaggio poi, si trasforma  dalla metà della primavera e a tutto l’estate con i colori del giallo delle “ginestre profumate”  o meglio lo Spartium junceum nota anche come ginestra di Spagna rendendo questi luoghi unici nel loro genere favorendo un turismo internazionale e anche residenziale di dimora stabile. In autunno con i primi freddi invernali la intrinseca boscaglia, produttiva anche per la legna da ardere, si tinteggia di splendidi colori favorendo spettacolari scorci naturali da immortalare.
Nelle parti più pianeggianti della Val Tiberina, il sinuoso Tevere viene marcato da argini di pioppi, olmi e salici selvatici rifugio di selvaggina stanziale e meta di riferimento per uccelli migratori.

Storia
A Umbertide le prime forme di insediamento  territoriale come attestato da reperti rinvenuti in un piccolo insediamento, fortificato a Monte Acuto risalente alla età del bronzo  e numerosi sono anche gli insediamenti romani sulle colline di Polgeto, a Romeggio verso il Tevere, e nella chiesa di Santa Maria

Architetture religiose
Collegiata di Santa Maria della Reggia dedicata a Maria Vergine della Reggia. La chiesa ha una forma ottagonale all’esterno e circolare all’interno.
Convento di Santa Maria della Pietà convento francescano del’400.
Chiesa di San Francesco
Chiesa di San Bernardin
Chiesa museo di Santa Croce, con la Deposizione di Luca Signorelli
Chiesa di Santa Maria, del 1846, con un affresco del Pinturicchio.
Chiesa abbaziale romanica dei SS. Ippolito e Cassiano, situata fuori dell’abitato.
Abbazia di San Salvatore di Monte Corona
L’Eremo, antico monastero fondato dai padri Camaldolesi e Coronesi nel XVI

Architetture civili
Rocca medioevale, adibita a centro di esposizioni, è il simbolo di Umbertine. Fu costruita nel 1385 Castello di Civitella Ranieri, dominante sulla Val Tiberina
Teatro dei Riuniti.

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Eventi ad Umbertide

Capodanno in Piazza Umbertide 2016
Concerto di Natale
Mercatino di Natale
Made in Chistmas
Sagra della Castagna a Preggio
Festa della Fratta di Fine Ottocento
Marcialonga
Fiere di Settembre
Preggio Musica Festival
Rockin’ Umbria Palio dei Rioni Pierantonio,
Festa dei S.S. Pietro e Paolo Montecastelli
Calzolarissinmo Festa del Pesce a Calzolaro
Festival Cinema Horror d’Autore
Processione del Venerdì Santo
Preggio Rivive la Tradizione del Carnevale Morto
Carnevale in Piazza ad Umbertide
Mostra Mercato di Materiale Fotografico
Preggio nel Tempo Preggio

 

 

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eco_museo_tre_valli_montone_principale_01Montone il paese di Braccio Fortebraccio

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Montone

Montone comune dell’Umbria, Italy fa parte del territorio provinciale di Perugia, a 482 metri di altitudine sul livello del mare, è situato nella alta valle del Tevere e fa parte dell’Alta Val Tiberina. Il paese è situato sulla parte più alta di un colle che domina la confluenza di due fiumi e le omonime valli, il fiume Tevere e il Torrente Carpina. Il territorio ha una estensione di 51,00 km² e conta 1648 abitanti. L’attività prevalente di Montone è il manifatturiero meccanico, industria dell’abbigliamento e il turismo.

Geografia fisica

Il territorio si estende in una morfologia collinare montana e confina con il territorio di Umbertide e Città di Castello dalla parte Tevere e con il comune di Pietralunga dalla parte della valle del Carpina.

 

Clima
Come tutti i Comuni limitrofi, anche qui il clima continentale fa si che le precipitazioni nel territorio di Montone avvengano generalmente nel periodo primaverile e autunnale, in inverno, con l’influenza della catena appenninica non molto distante si manifestano sporadiche  precipitazioni di carattere nevoso. In estate il clima è ventilato con scarse piogge che qualificano passeggiate ed escursioni nei boschi e nelle campagne circostanti.

 

Flora
boschi di carpini, faggi, quercus cerris e olmi, ricoprono una ampia superficie del territorio collinare favorendo la raccolta di prodotti del sottobosco. Il territorio nei periodi caldi, si ricopre di vegetazioni spontanee che  ricoprono e caratterizzano scenari originali ricchi di fioriture dai molteplici colori, anche in questo territorio a partire da marzo fin o a i primi freddi dell’inverno, biancospini prima e ginestre poi sono i caposaldi scenografici che definiscono nettamente questo spettacolare territorio favorendo un turismo internazionale e anche residenziale di dimora stabile. I colori autunnali  tinteggiano la boscaglia mettendo a riposo l’ecosistema della natura

 

Storia
Montone è un paese di origine medioevale, borgo fortificato, già nella storia aveva la possibilità di darsi degli statuti ed amministrare la cosa pubblica attraverso i propri magistrati.
Il grande capitano di ventura nel suo tempo, celebre condottiero Andrea della famiglia dei Fortebraccio conosciuto come Braccio, ha lasciato un forte segno nella storia di Montone, creando in Italia centrale nel XV secolo, uno dei più audaci tentativi di creare uno stato indipendente dal potere dello stato pontificio all’epoca e che ancora oggi Montone fa toponimia con patria di Braccio Fortebraccio da Montone.

 

Castelli nel territorio
Ruderi Rocca di Braccio con ex convento di Santa Caterina, oggi archivio storico comunale
Rocca d’Aries

 

Architetture religiose
Chiesa di San Francesco edificata nel primo Trecento secondo gli stilemi architettonici degli ordini mendicanti
Pieve di San Gregorio Magno l’antica collegiata dei Canonici
Chiesa della Madonna delle Grazie
Collegiata di Santa Maria
Chiesa di San Fedele
Chiesa di San Pietro in Carpini
Ex Chiesa di San Lorenzo XIV sec. loc. Carpini(Borgo Coloti)
Chiesetta della Madonna dei Confini è una piccola chiesa, dalla semplice architettura rurale umbra, che racchiude un affresco del 1765.
Musei, archivi e biblioteche
complesso museale di San Francesco
Museo Etnografico “il Tamburo Parlante”
Biblioteca Comunale
Archivio Comunale

 

Eventi

Umbria Film Festival. Rassegna cinematografica estiva con proiezioni che si tengono nella storica piazza Fortebraccio

Festa della donazione della Santa Spina la Spina nel suo prezioso reliquiario, è custodita dalle suore del convento di Sant’Agnese.
Tale manifestazione storica è un ricco insieme di momenti storico-culturali ad oggi gode del patrocinio dell’UNESCO

Festa del bosco è una mostra-mercato a ingresso libero caratterizzata dalla presenza di prodotti tipici (salumi, formaggi, funghi, miele, castagne e derivati) esposti lungo le vie del paese e all’interno degli antichi palazzi.

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La Valle del Niccone
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eco_museo_tre_valli_lisciano_niccone_principale_01Lisciano Niccone tra castelli ricchio di antica storia

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Lisciano Niccone

Lisciano Niccone comune dell’Umbria, Italy fa parte del territorio provinciale di Perugia, a 314 metri di altitudine sul livello del mare, è situato nella Valle del Niccone ramo sinistro dell’Alta valle del Tevere e fa parte dell’Alta Val Tiberina. Il paese è situato sulla parte sinistra del fiume Niccone affluente del fiume Tevere. Il territorio ha una estensione di 36,00 km² e conta 654 abitanti. L’attività prevalente di Lisciano Niccone è agricoltura e turismo.

eco_museo_tre_valli_liscinao_niccone_slider_01il castello di Sorbello al centro della Valle del Niccone
eco_museo_tre_valli_liscinao_niccone_slider_02il borgo Migianella dei Marchesi
eco_museo_tre_valli_liscinao_niccone_slider_05il borgo di Montemigiano
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il borgo medioevale di Preggio

Geografia fisica
Il territorio comunale si estende nella parte finale della Valle del Niccone che prende il nome dall’omonimo torrente Niccone affluente del fiume Tevere, la morfologia del terreno per la maggiore collinare è ricca di boschi naturali e confina a Nord con il comune di Cortona, a Est con il comune di Umbertide a Sud con i comuni di Tuoro e Passignano sul Trasimeno. Da Lisciano Niccone con mezzi di trasporto su strada si può raggiungere il Lago Trasimeno in soli 15 minuti.

Clima
Clima continentale con precipitazioni nel territorio che avvengono generalmente nel periodo primaverile e autunnale, in inverno, la catena montuosa collinare che racchiude il territorio di Lisciano Niccone influisce a manifestare sporadiche  precipitazioni di carattere nevoso. In estate il clima è ventilato con scarse piogge ideale per passeggiate ed escursioni nei boschi e nelle campagne circostanti.

Flora
boschi di querce e di castagni, ricoprono una ampia superficie del territorio collinare favorendo la crescita di un sottobosco naturale ricco di frutti e produttivo alla crescita di funghi. Come buona parte del territorio Umbro, il territorio di Lisciano Niccone a partire dalla prima primavera e nei periodi caldi, si ricopre di vegetazioni selvatiche di biancospini prima e ginestre poi, creando spettacolari scenografie caratteristiche e qualificanti per questo territorio.

Storia
Lisciano Niccone è un paese di origine medioevale, dal 1202  è stato legato alla città di Perugia e ne rimase per lungo tempo. La storia racconta che il paese appartenne poi ad una nobile famiglia Casali di Cortona e dal 1479 fino al 1861 tornò sotto lo Stato Pontificio per poi appartenere quando fu unito, al Regno d’Italia.
Tracce di un castello del XI secolo ed una chiesa dello stesso periodo si trovano nel territorio. I ruderi del castello danno idea ad una imponente mole e qui una volta aveva sede il comune, prima di essere poi trasferito nella sua attuale locazione.
in località Crocicchie nella chiesa di San Nicolò è custodita una pala di epoca risalente intorno al 1515 dipinta da scuola di Raffaello Sanzio pittore ed architetto tra i più celebri del rinascimento Italiano.

Eventi
Sagra dei Bringoli Si tratta di un impasto di acqua e farina tagliato a piccole porzioni e poi assottigliato con le mani ed arrotolato sopra una spianatoia, fino ad ottenere una specie di grosso spaghetto

Scambivendolo
Cronoscalata Automobilistica

 

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ecomuseo delle Tre Valli
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Il campo da Golf di Antognolla
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eco_museo_tre_valli_castello_antognolla_01il castello di Antognolla sovrastante il colle domina il campo da Golf

eco_museo_tre_valli_umbertide_slider_11il Castello di Montalto
eco_museo_tre_valli_castello_polgeto_01il castello di Polgeto

    fioriture tipiche del territorio


eco_museo_tre_valli_biancospino_slider_01ricche fioriture di biancospino (crataegus monogyna)
eco_museo_tre_valli_ginestre_slider_01i colori dell’estate nell’Alta Umbria colorate ginestre (Spartium Junceum) appaiono sparse nel territorio selvatico

eco_museo_tre_valli_termalismo_slider_01centri benessere nel territorio museale


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Cucina e prodotti tipici Umbri

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Flora dei territori ecomuseali
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eco_museo_tre_valli_girasoli_slider_01eco_museo_tre_valli_fiori_spontanei_slider_02eco_museo_tre_valli_fiori_spontanei_slider_01eco_museo_tre_valli_colza_slider_01

Agricoltura prevalente

eco_museo_tre_valli_liscinao_niccone_slider_10coltivazioni di barbabietola da zucchero
eco_museo_tre_valli_liscinao_niccone_slider_09irrigazione del mais
eco_museo_tre_valli_grano_slider_01coltivazioni di grano
eco_museo_tre_valli_liscinao_niccone_slider_08coltivazione del tabacco
eco_museo_tre_valli_uva_slider_01raccolta dell’uva

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