Piazza San Marco a Firenze

Piazza San Marco a Firenze si rinnova – il nuovo progetto di Gabriele Pazzaglia sbanca il concorso Vota la Piazza per Firenze e si aggiudica il progetto vincitore primo classificato. I cittadini di Firenze durante l’esposizione dei progetti a Fortezza Dabbasso hanno votato a favore.

 

La Piazza

è situata nel centro storico di Firenze a pochi passi dalla cattedrale

La piazza a forma quadrangolare è contornata da eleganti palazzi è la facciata della chiesa e del convento di San Marco dalla quale prende il nome domina la piazza; al centro è presente una piccola area verde con piante di Ulmus pumila, con una statua centrale contornata di panchine e, come nell’omonima piazza veneziana, affollatissima di piccioni. La statua di bronzo ritrae il Generale Manfredo Fanti  (morto proprio a Firenze), opera del 1873 dello scultore Papi, su modello di Pio Fedi.

Storia

La piazza venne realizzata nella prima metà del Quattrocento, quando Cosimo il Vecchio incaricò  Michelozzo  di edificare la chiesa e il convento per i monaci silvestrini, poi passato ai domenicani provenienti dal monastero di San Domenico di Fiesole. Anticamente la zona si chiamava San Marco al Cafaggio, perché qui vi era una zona boscosa recintata, come indica appunto il nome, o San Marco Nuovo, per distinguerlo da San Marco Vecchia. La piazza e tutto il complesso di San Marco divennero infuocati durante gli anni in cui Girolamo Savonarola ne fu il priore, e furono teatro dei drammatici scontri tra i piagnoni cioè i seguaci del frate ferrarese, e i loro avversari. La chiesa rimase senza facciata fino al 1780, quando fu aggiunta l’attuale in stile neoclassico.

Edifici

I palazzi presenti sulla piazza, molteplici hanno ad oggi una valenza significativa come il palazzo degli uffici centrali del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze, il palazzo delle Belle Arti, già Ospedale di San Matteo, in uno alla Compagnia di San Luca (che radunava i pittori e artisti fiorentini) dal 1680 circa: si affaccia sulla piazza solo il portico con le lunette sui tre portali di Andrea della Robbia.

Al n. 21 di Piazza San Marco a Firenze, visse Bianca Cappello appena arrivata a Firenze, in fuga d’amore con il marito Pietro Bonaventuri. Si dice che proprio vedendola alla finestra di questa casa Francesco I dei Medici se ne infatuò e iniziò quella storia di amore e sangue che legò le loro vite, fino al matrimonio e la morte insieme.

Al numero 51 vi è un’altra memoria legata ad un’amante granducale, la cosiddetta Palazzina della Livia di fine del Settecento. Anche in questo caso infatti la piazza fu teatro di un’avventurosa storia d’amore tra il Granduca Pietro Leopoldo e la ballerina Livia Raimondi, per la quale lui fece costruire dall’architetto Bernardo Fallani l’edificio, prototipo dei villini che nel corso dell’Ottocento colmarono lo spazio attorno ai viali di circunvallazione, creatosi dopo l’abbattimento delle mura.

Sull’angolo davanti a via Arazzieri, esisteva il cinquecentesco convento di Santa Caterina, finanziato con il contributo delle famiglie de’ Rossi e Rucellai. Il monastero teneva anche un ospedale, e il tutto venne soppresso nel 1808, quando i locali vennero destinati al Real Comando Militare. Dopo la parentesi di Firenze Capitale (1865-1871), durante la quale l’edificio ospitò il Ministero della Guerra, il palazzo, che occupa tutto l’isolato fino a via San Gallo, tornò ad ospitare una caserma, funzione che detiene tuttora.

 

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